Gigi Monello - 30-06-2007
Qualche anno fa, a metà Dicembre, una 5a Liceo scomparve dalla mia vista. Gita a Praga. Viaggio d'istruzione. Servirà pure a qualcosa la scuola. Bisogna avere 18 anni e buona salute, per capire sino in fondo cosa l'immaginazione associ ad un viaggio con le compagne di classe. Siccome erano canaglieschi e simpatici, e ci parlavo, al rientro, nei pochi giorni che mancavano a Natale, li intervistai. Ecco una sintesi di quell'umana vicenda...
Gigi Monello - 26-04-2007
Uno stimato docente universitario confessa in pubblico di aver fatto lezione in questa specialissima, eterea condizione: lui parlava, una studentessa, lì di fronte, consumava un congruo pane imbottito. Segno dei tempi. Masticava, sì, ma "attenta". Il docente lascia fare. Ennesimo cedimento. Pur se condotti sul filo dell'ironia, racconti di questo genere danno da pensare. E non esattamente bene. No, proprio non tira buona aria, se - addirittura in un'aula universitaria - si è arrivati a tanto. E se la studentessa - sempre attenta - avesse stappato una birra e tirato qualche sorsata? Si può negare a chi ha appena finito di deglutire pane e salame - e ancora gode dell'onesto amalgama -, il contrappunto pungente che solo un buon sorso di birra fresca, può dare? Certo che no. A patto che non stacchi gli occhi dal Pedagogo di turno. Ovviamente. Poniamo, ora, che, in quel luogo, non 1, ma 8 su 20 avessero usato della "franchigia masticandi". Tutti, però, impeccabilmente "attenti". Quale argomento per dire, "No, è troppo. Così non va"? Imbarazzante.
Ovvio che, se una squisitezza di tal genere è possibile in un'aula universitaria, a maggior ragione lo sarà in un liceo. Forse il male che sta travolgendo la Scuola sta proprio in questa gigantesca, incontenibile, stupefacente confusione, che essa ha accettato di accogliere dentro di sé; e nel restargli imbelli di fronte, timorosi di passare per retrogradi. Sarò gretto e schietto: la si può rigirare come si vuole, ma nella storia della studentessa masticante c'è una sola verità, chiara come il sole: la signorina confondeva le cose. Semplicemente. Metteva stomaco e cervello, visceri e mente, sullo stesso piano. Tutto qua. Inutile arzigogolare.